Vuota e piena

C’era del pane, ormai secco, lasciato in bagno, residuo di uno spuntino mai finito, chissà per quale motivo – e spero non sia quello cui continuo a pensare.

C’era un lavoro lasciato a metà, una delle sue coloratissime sculture aeree, e me la sarei portata a casa ma mi sono chiesta se era così che lui l’aveva pensata, o mancava qualcosa. E allora l’ho lasciata lì. 

Sul tavolo accanto, c’era una bottiglia di vino piena a metà. Ci sarà stato un bicchiere, prima, bicchiere che qualcuno ha tolto per pulire, ma apparentemente non ha avuto la forza di togliere anche lei. L’abbiamo lasciata lì, quella bottiglia, come se qualcuno dovesse tornare a lavorare in quella stanza, a creare magie bizzarre, e avesse bisogno di un sorso ogni tanto per spezzare.

C’era il bucato steso nella lavanderia, lo si vedeva scendendo le scale. Mi ha fatto male, mi ha colpita allo stomaco. L’ho ritirato io perché doveva farlo qualcuno di famiglia, ma non potevo lasciare che lo facesse mia madre.

Era una casa disabitata, eppure ancora piena della vita di chi ci abitava, tanto da farmi desiderare di esserne io la prossima abitante.

1 Commento (+aggiungi il tuo?)

  1. fracatz
    Lug 19, 2022 @ 17:50:58

    si viene, si passa,
    si va.
    Ciao Eli, spero tu faccia un po’ di vacanza

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