Ascolto n° 40

Ascolto n° 39

I was not myself last night
Couldn’t set things right
With apologies or flowers
Out of place as a cryin’ clown
Who could only frown
And the play went on for hours
And as I lived my role
I swore I’d sell my soul
For one love who would stand by me
And give me back the gift of laughter
One love who would stand by me
And after making love we’d…

Dream a bit of style
We’d dream a bunch of friends
Dream each others smile
And dream it never ends

I was not myself last night
In the morning light
I could see the change was showing
Like a child who was always poor
Reaching out for more
I could feel the hunger growing
And as I lost control
I swore I’d sell my soul
For one love who would sing my song
And fill this emptiness inside me
One love who would sing my song
And lay beside me while we’d…

Dream a bit of style
We’d dream a bunch of friends
Dream each others smile
And dream it never ends

All my dreams are lost and I can’t sleep
And sleep alone could ease my mind
All my tears have dried and I can’t weep
Old emotions
May they rest in peace and dream
Dream a bunch of friends – rest in peace
And dream, dream it never ends

Ascolto n° 38

Ascolto n° 37

Ascolto n° 36

A volume altissimo, e con le gambe che si muovono ormai da sole.

Ascolto n° 34

Carnevale

Manca una settimana alle elezioni. Per le regionali non ho dubbi, per le politiche mi risulta difficile decidere per chi votare. Non mi aspetto nulla nè dai soliti noti, nè dal nuovo che avanza. Sbraitando, cosa che mi infastidisce e mi allontana, perchè fa appello alla pancia, non all’intelletto.
E il sonno della ragione, si sa, genera mostri.

E’ finito ieri il mitico Carnevale ambrosiano. Mitico nel senso che ne sento parlare da sempre, e da tre anni vivo nella diocesi incriminata, ma non ho ancora ben capito come funziona. Io credevo che finisse di martedì come quell’altro, solo un po’ dopo, e invece no, è finito ieri che era sabato.
E io per la prima volta da anni mi son mascherata. O meglio, ho usato la scusa di dover accompagnare la piccola sapiente a vedere la sfilata dei carri per poter osare un abbigliamento e un trucco che solo l’età e il ruolo mi impediscono di usare normalmente. Carnevale come modo per essere pienamente me stessa: forse finalmente ne ho colto il significato.

Ultimamente rifletto molto su come sto educando la piccola sapiente, ora che per più di metà della settimana è con me sola. Oggi pensavo a che razza di collage musicale sia la sua vita, in questa casa dove si sveglia e alla radio trasmettono questo:

o dove la mamma a colazione canticchia (e poi provvede a farle sentire per bene) canzoni di questo genere:

D’altronde, avevamo cominciato così, tre anni e mezzo fa (giorno più, giorno meno):

Ascolto n° 33

Ascolto n° 32

Ascolto n° 31 (Chi ha orecchie per intendere…)

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